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Il Processo Civile Telematico

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Questa breve guida si rivolge a tutti i CTU che devono affrontare il deposito telematico di una relazione o di un’istanza. In particolare, illustrerà come portare a termine un deposito, senza dover acquistare nessun programma, nessuno strumento e senza neppure dover pagare per avere un Punto d’Accesso.

Il Processo civile telematico (PCT) racchiude tutta una serie di attività, che fino ad ora si potevano svolgere solo recandosi presso la cancelleria del tribunale. D’ora in poi sarà possibile gestire on-line:

  • la consultazione del fascicolo di causa
  • le comunicazioni con la cancelleria
  • il deposito della relazione di consulenza tecnica
  • il deposito delle istanze
  • il deposito della nota di liquidazione.

 

Gli STRUMENTI

Gli strumenti necessari sono 3:

  • la posta elettronica certificata (PEC)
  • la firma digitale
  • il redattori atti (il cosiddetto “imbustatore”)

Quanto a PEC e firma digitale, tutti noi professionisti ne siamo già da tempo dotati.

Il Redattore Atti.

Per procedere al deposito di atti e documenti è necessario “confezionarli” e spedirli in una “busta”,  creata secondo specifiche regole. Il redattore atti assolve, appunto, tale funzione.

Questo strumento informatico permette quindi la creazione della cosiddetta ” busta telematica “.

La busta è costituita, di fatto, da un unico file .ENC (“encoded” cioè si tratta di un file criptato) che racchiude il documento principale, firmato digitalmente, gli eventuali allegati (anche non firmati) ed un file .XML contenente tutti i dati del fascicolo (anche quest’ultimo deve essere firmato digitalmente).

Sono disponibili sia gratuitamente che a pagamento diversi programmi, utilizzabili on-line o installabili sul PC.

Redattori atti a pagamento.

Il vantaggio dei programmi a pagamento è che permettono una gestione, conservazione ed organizzazione dei fascicoli automatica. Si interfacciano (o almeno dovrebbero farlo) con la casella di PEC, inviando direttamente la busta. Raccolgono ed ordinano le quattro ricevute di ritorno. Prima dell’invio, il redattore suggerisce all’utilizzatore quali file devono essere firmati digitalmente interfacciandosi con il dispositivo di firma digitale.

Redattori atti gratuiti

I programmi gratuiti sono in genere gli stessi programmi distribuiti a pagamento ma con funzioni limitate. Ad esempio, conservano per un periodo limitato i dati del fascicolo, non consentono l’archiviazione automatica delle ricevute di ritorno della PEC, gestiscono parzialmente l’interfaccia con la firma digitale obbligando l’utente a salvare i file sul PC, firmarli e ricaricarli.

Il consiglio che mi sento di dare a tutti i colleghi CTU è di non acquistare programmi ma di utilizzare quelli gratuiti che funzionano benissimo. Nella pratica del tecnico forense, la conservazione del fascicolo su un portale on line è di scarsissima utilità. Inoltre, a meno che un CTU non abbia decine di fascicoli ogni anno, la gestione automatica delle quattro ricevute della PEC può tranquillamente essere gestita con il proprio client di posta elettronica.

Per un elenco dei redattori atti disponibili, gratuiti e non, censiti dal Ministero della Giustizia, cliccate sul seguente link:

elenco dei redattori atti

Se volete un suggerimento su quale, fra tutti i programmi elencati, funziona veramente bene, scrivetemi a info@studio-tecnicolegale.it.

 

L’INVIO DELLA BUSTA

L’invio avviene tramite la casella di PEC, inserendo come allegato il file .ENC.

Il caricamente dell’allegato può avvenire “manualmente”, allegando il file, oppure in automatico tramite il redattore atti.

Grazie al link seguente si possono avere gli indirizzi PEC dei tribunali:

indirizzi PEC dei tribunali

Si tenga presente che, per la validità del messaggio di posta, è necessario che l’oggetto cominci con la parola “ DEPOSITO “ scritta, appunto, in caratteri maiuscoli. Dopo la parola “deposito” il testo che compone l’oggetto è libero.

Le ricevute di ritorno

E’ importante, dopo l’invio, verificare la ricezione di n.4 messaggi di PEC:

1. la prima PEC è la Ricevuta di accettazione, la quale attesta che l’invio è stato, appunto, accettato dal sistema per l’inoltro all’ufficio destinatario.

2. la seconda PEC è la Ricevuta di consegna, la quale attesta che l’invio è stato, appunto, consegnato nella casella di posta dell’ufficio destinatario.

3. la terza PEC attesta l’esito controlli automatici del deposito, che riguardano:

  • l’indirizzo del mittente, che deve essere censito in ReGIndE;
  • il formato del messaggio, che deve essere aderente alle specifiche;
  • la dimensione del messaggio, che non deve eccedere la dimensione massima consentita (30 MB).

4. la quarta PEC attesta l’esito del controllo manuale del Cancelliere, ovvero se il deposito è stato accettato o meno dalla Cancelleria (può quindi arrivare anche qualche giorno dopo l’invio).

 

Il PUNTO DI ACCESSO (PDA)

Il Punto di Accesso, per il CTU, non è necessario. Tutti gli adempimenti del tecnico d’ufficio vengono assolti inviando via PEC la “busta” telematica contenente i file debitamente firmati digitalmente.

Il PDA è un portale che consente la consultazione degli atti, ossia permette di inserirsi nel circuito processuale. I programmi a pagamento che svolgono la funzione di redattori atti gestiscono anche il collegamento al PDA.

Ma non si deve obbligatoriamente pagare per avere un Punto di Accesso, è possibile disporre di un PDA gratuito.

Grazie al link seguente potete vedere tutti i PDA censiti dal Ministero della Giustizia:

elenco dei PDA

Per accedere, è necessario essere titolari di un certificato di autenticazione, che accerti l’identità dell’utilizzatore del servizio. Questo, ovviamente, è costituito dalla firma digitale di cui siamo già dotati. Tuttavia, in molti casi, il browser che utilizziamo normalmente, installato sul nostro PC, non è in grado di rilevare i certificati inseriti nella chiavetta USB della firma digitale. Il modo più semplice e consiste nell’utilizzare il “browser portable” che, generalmente, è già presente sul dispositivo USB.

Per chi ha ArubaKEY si veda la figura seguente.
Arubakey_1
Arubakey_2
Il seguente link permette il collegamento ad un PDA Gratuito:

https://www.accessogiustizia.it/pa/comeaccedere.jsp

  Dopo aver cliccato il link, con riferimento all’immagine seguente, andate al punto

  • Servizio Polisweb PCT
  • Accedere al servizio cliccando qui.
PDA gratuito

Punto di Accesso gratuito

 Per qualsiasi richiesta di aiuto o suggerimento, non esitate a scrivermi a

info@studio-tecnicolegale.it



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