Due Diligence e valutazione delle passività ambientali
Le attività di “due diligence” hanno il fine di analizzare le condizioni ambientali di una proprietà immobiliare in fase di compravendita e hanno un ruolo decisivo nel definire il valore dell’immobile e del terreno oggetto dell’operazione.
Lo scopo della “due diligence” è quello di individuare tutte le passività ambientali e di attribuire ad esse un valore.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, possono costituire passività ambientali in grado di incidere sul valore del bene:
– presenza di materiali contenenti amianto;
– presenza di rifiuti abbandonati sul suolo o nel suolo;
– dismissione di serbatoi interrati;
– contamnazione del suolo o delle acque sotterranee.
Tramite ricerche ed indagini storiche, documentali e geoambientali è possibile individuare e valutare le passività ambientali.
Le indagini ambientali consistono in perforazioni, prelievo di campioni ed analisi delle matrici ambientali terreno e acque sotterranee.
Se una parte del sito oggetto di investigazione mostra contaminazione vengono stimate l’estensione ed i volumi contaminati ed il costo della procedura di bonifica.
Quali sono i vantaggi?
La corretta conduzione di “due diligence” ambientali offre considerevoli vantaggi e facilita il processo di negoziazione, in quanto:
– consente una corretta valutazione del bene;
– minimizza il rischio di oneri non previsti;
– riduce il rischio di sanzioni civili e penali legate alla non osservanza delle normative ambientali.